Amorim Cork: produrre slow in un mondo fast
Completamente naturale, riutilizzabile e riciclabile: il sughero è perfettamente in linea con la consapevolezza ambientale della società contemporanea. Il progetto Suber di Amorim Cork dimostra come realizzare una filiera sostenibile a partire da un oggetto apparentemente semplice come il tappo di sughero.
L’azienda
Amorim Cork Italia nasce nel 1999 come filiale italiana del Gruppo Amorim ed è l’azienda leader nel Paese per la produzione e vendita di tappi in sughero. Fin da subito, Amorim Cork ha basato la sua attività sull’adozione di pratiche sostenibili coerenti con le caratteristiche del sughero: un materiale naturale e riutilizzabile.
Il progetto Suber: un esempio di circolarità
La storia di un tappo di sughero parte da molto lontano. Il sughero si ricava dalla corteccia del Quercus Suber, un albero che può vivere fino a 200 anni ed essere decorticato dalle quindici alle diciotto volte nel corso della sua vita.
L’albero da sughero è una pianta di enorme valore e un esempio perfetta armonia tra natura e uomo. Infatti, del sughero si può utilizzare tutto, perfino la polvere. Proprio perché può essere usato in varie forme, si inserisce con naturalezza in qualsiasi modello sostenibile di produzione vitivinicola (ma non solo).
Su questa idea è stato costruito Suber, il progetto etico di Amorim Cork. Nel 2011 l’azienda ha sposato la causa di ben 45 onlus impegnate nella raccolta di tappi usati, riunendole sotto un unico modello. Come funziona?
I tappi raccolti dai volontari vengono condotti in un centro di macinatura, dove vengono trasformati in polvere di sughero, che può essere utilizzata nei modi più diversi. Dalla polvere di sughero, infatti, si possono ottenere molti prodotti, come:
- Energia, se viene bruciata;
- Oggetti di design;
- Pavimenti e isolanti.
La linea Suber produce in particolare lampade, tavolini, comodini e oggetti di decorazione per interni, prodotti unici di forte personalità. In questo modo un tappo di sughero può evolvere in oggetti diversi, tornare a essere utilizzato in forme nuove. Si crea quindi un modello di economia circolare che promuove la sostenibilità ambientale, la sostenibilità economica e quella sociale, grazie al coinvolgimento di ONLUS e di volontari. Così i doni della nostra terra tornano ad assumere nuovi preziosi valori, creando benefici per l’ambiente e le aziende.