La transizione ecologica e digitale di Italia Zuccheri
Italia Zuccheri nasce 60 anni fa dall’unione alcuni piccoli produttori con una filosofia comune: lavorare la terra nel rispetto della tradizione e restituire prodotti di qualità. I pochi ettari di campo da barbabietola sono diventati 1.300, tutti coltivati in maniera sostenibile per creare il più celebre zucchero 100% italiano.
Il successo non è stato però immediato: è passato attraverso diverse fasi, tutte caratterizzate da grande impegno e collaborazione. Proprio la collaborazione è il cavallo di battaglia dell’azienda: la collaborazione tra famiglie, generazioni, ma anche tra imprese e produttori.
La crescita nella cooperazione
La cooperazione ha reso possibili grandi passi in avanti. I Club della Bietola, nati nel 2014, riuniscono i produttori del territorio e gli istituti di ricerca. Nel 2017 Italia Zuccheri inizia la produzione dello zucchero nostrano 100% Made In Italy, un’innovazione assoluta per il settore. Nel 2019 parte con l’agricoltura biologica (fra le prime aziende in Europa) e l’anno successivo avvia la filiera sostenibile.
In questi anni la transizione ecologica e digitale esplode come una vera rivoluzione: da azienda con un ettaro di bietola bio, diventa un’impresa che unisce 140 aziende con 1.300 ettari, distribuiti in 7 regioni.
La ricetta di un’azienda leader
Questa crescita esplosiva Italia Zuccheri la deve all’aggregazione e alla ricerca. I produttori hanno imparato a fare sistema, condividendo storie di lavoro e metodi, ma anche ideali e obiettivi. Proprio per valorizzare i produttori, Italia Zuccheri ha fatto dei loro volti l’immagine del packaging dei prodotti.
A proposito di qualità, ricerca e formazione sono state essenziali: formazione per i produttori significa minore rischio e maggiore profitto.
La rivoluzione del bio non ha riguardato solo la qualità dello zucchero, ma anche il trasporto delle merci, il confezionamento, la manodopera.
L’obiettivo di sostenibilità di Italia Zuccheri è quello di rendere tutta la filiera italiana biologica e digitalizzata entro il 2024, dai campi alla tavola. Può sembrare un obiettivo ambizioso, ma la storia di Italia Zuccheri insegna che l’agroalimentare è forte quando fa sistema, quando parte da prodotti naturali per restituire qualcosa alle persone e alla terra.
Anche un gesto semplice, come aprire una bustina di zucchero, racconta una storia di innovazione e sostenibilità, da cui trarre ispirazione.